La Storia

Berlino
Per diffondere la cultura cinematografica e riprendersi dalle brutture della seconda guerra mondiale Oscar Martay, ufficiale cinematografico dell’esercito americano con la sua influenza convinse i suoi patrioti ancora di stanza a Berlino a finanziare la nascita del festival.

Così Berlino e quindi la Germania, famosa per aver generato la potente corrente espressionista, si equiparò a livello internazionale con una rassegna tutta sua tanto da competere con i più datati Venezia e Cannes.

Diretto da Alfred Bauer nasce nel 1951 la prima edizione, il 06 Giugno avviene la serata inaugurale tenutasi al cinema Titania Palast dove viene omaggiato Il grandissimo regista inglese Alfred Hitchcock, in quanto il film d’apertura è Rebecca (Rebecca – La Prima Moglie) del 1940 già premio Oscar come miglior film e miglior fotografia, senza dimenticare altre ben 9 nomination, la proiezione fu un grande successo di critica e pubblico.

Nel periodo del festival la rassegna prende anche il nome di Berlinale, il Theater Potsdamer Platzche è la sede principale.

Famosa l’edizione del 1970 interrotta per via delle polemiche suscitate dopo la visione di O.k. di Michael Verhoeven che spaccarono in due la giuria internazionale presieduta dal regista George Stevens, il film fu accusato di essere volutamente antiamericano che ovviamente era statunitense, il direttore del festival valuto le sue dimissioni e la cosa arrivò fino al senato di Berlino, il risultato fu la sospensione del festival.

L’Orso simbolo della città diventa Orso d’Oro per il premio principale che dal 1982 viene assegnato anche alla carriera.

Dalla fine degli anni sessanta e ufficialmente dal 1971 nasce il Forum con film sperimentali e documentari dedicato a giovani realizzatori. Nel 1982 nasce Info-Schau poi rinominata nel 1986 Panorama, sezione parallela che include film d’autore, pellicole indipendenti che trattano soggetti controversi.

Fino al 2002 nella selezione dei film in concorso sono inclusi i cortometraggi, famoso infatti è diventato Ascensor di Tomás Muñoz che fu premiato con l’Orso d’Oro insieme agli altri due lungometraggi spagnoli della competizione.

Retrospettive, Classici e una sezione dedicata ai più piccoli completano il festival.

 

Oggi come si presenta l’ingresso del palazzo della Berlinale.

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